Tarabusino

Tarabusino | Archivio APAM, M. Giordano

Testi e file audio tratti da: www.uccellidaproteggere.it - Il primo portale sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia

Classe: Aves (Uccelli)
Ordine: Ciconiformes
Famiglia: Ardeidae
Specie: Ixobrychus minutus
Nome comune: tarabusino


È un airone in miniatura: il maschio ha capo e parti superiori nere, la femmina è invece bruna.
Il becco è giallastro e le zampe sono verdi: i giovani hanno un piumaggio bruno a barre bianche e castane.

Vola a quote basse con colpi rapidi e lunghe planate nascondendosi nel fitto del canneto. È un animale molto schivo e difficilmente gradisce la presenza dell'uomo: è un animale molto territoriale e non nidifica in colonie come gli altri aironi. Il nido, ben ancorato tra le canne, contiene solitamente 5 o 6 uova che vengono covate per circa 20 giorni: dopo la loro schiusa i pulcinivengono nutriti da entrambi i genitori per circa 30 giorni. La maturazione sessuale avviene intorno al secondo anno di vita.
Il tarabusino si nasconde tra le canne sulle quali si arrampica con destrezza e agilità: da questa posizione favorevole riesce a cacciare piccoli pesci, anfibi, insetti e sanguisughe.


Distribuzione e habitat

Il tarabusino sverna nell’Africa subsahariana e torna nelle nostre regioni in primavera, in prossimità del periodo riproduttivo. Negli ultimi anni è stato avvistato e fotografato con grande fortuna anche nella nostra Riserva Naturale Crava-Morozzo, grazie ai numerosi lavori di diversificazione dei vari habitat realizzati nell'area protetta. Abita nei canneti e ha abitudini crepuscolari. Il suo habitat è il canneto: questo ambiente però deve trovarsi lontano da disturbi antropici per permettere la riproduzione. L'ambiente canneto non è particolarmente frequente quindi occorre ricreare questa tipologia di habitat per ridurre al massimo il rischio di estinzione del tarabusino.


Rischio di estinzione elevato!

Il tarabusino è una specie a rischio di estinzione in tutta Europa. La condizione irrinunciabile per la costruzione del nido del tarabusino è la presenza del canneto: la sua sopravvivenza è rappresentata da questo tipo di habitat che nel tempo è stato ridotto moltissimo. Occorre quindi custodire la vegetazione igrofila, in particolare i canneti che vegetano lungo i margini dei fiumi, dei laghi e delle aree umide: questa è la misura più importante per la conservazione del tarabusino. Tutelare questa tipologia di vegetazione anche in aree agricole irrigue potrebbe incrementare la presenza di coppie nidificanti anche in zone particolarmente antropizzate. Sono stati realizzati interventi naturalistici in questa direzione anche nella Riserva Naturale Crava-Morozzo: tali interventi hanno favorito il ritorno e la nidificazione di questa specie.



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