Folaga

Folaga | Archivio APAM, G.P. Passera

Testi e file audio tratti da: www.uccellidaproteggere.it - Il primo portale sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia

Classe: Aves (Uccelli)
Ordine: Gruiformes
Famiglia: Rallidae
Specie: Fulica atra
Nome comune: folaga


Un'altra specie impossibile da non osservare nella Riserva Naturale Crava-Morozzo: la folaga ha un aspetto inconfondibile. Il piumaggio è nero come il carbone, in contrasto netto con il becco bianco che prosegue sulla fronte con il cosiddetto scudo, anch'esso bianco. Se la fortuna ci permette di guardarla anche negli occhi, magari attraverso un buon binocolo o un teleobbietivo, potremo verificare che la sua iride è rosso vivo. Appena esce dall'acqua invece è possibile scorgere le zampe di un colore grigio tendente al verde.
Il maschio di folaga è leggermente più piccolo della femmina: il primo ha uno scudo facciale più evidente rispetto alla seconda. È della stessa famiglia della gallinella d'acqua, i Rallidi, rispetto alla quale risulta un po' più piccola e più tarchiata.

La folaga si muove con estrema disinvoltura in acqua, si immerge anche in acque profonde rimanendo in apnea anche per decine di secondi, sempre a caccia di cibo di ogni sorta, essendo praticamente onnivora: piccole pianticelle, germogli, molluschi, larve d'insetti costituiscono la sua dieta variegata specialmente d'estate, mentre d'inverno la carenza di cibo può portarle a nutrirsi anche di rifiuti.
La folaga costruisce il nido in mezzo ai canneti o addirittura sugli isolotti come è possibile osservare anche nella Riserva Naturale di Crava-Morozzo: il nido viene fissato bene alla vegetazione così da resistere a eventuali innalzamenti dell'acqua. La femmina depone da 3 a 12 uova che cova per quasi un mese alternandosi con il compagno: appena le uova si schiudono i pulcini sono gialli! Man mano che passano i giorni il piumino chiaro lascia il posto a una lanugine nera su tutto il corpo, tranne per la zona del capo e del collo che rimane gialla con screziature di rosso. I piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori e sono molto rumorosi perché richiedono continuamente cibo.

Nei periodi di scarsità di cibo e per evitare che i loro pigolii attirino i predatori più frequenti come aironi e gabbiani, i genitori spesso intervengo decisi beccando i pulcini con forza per farli stare zitti. Un'educazione all'antica, si direbbe ai nostri giorni. La coppia poi è molto territoriale e spesso, tra individui dello stesso sesso, possono verificarsi vivaci combattimenti che si concludono spesso con l'allontanamento dell'individuo più debole.


Distribuzione e habitat

La folaga è un animale prevalentemente stanziale: solo le popolazioni che vivono nelle zone più fredde del Pianeta si spostano durante l'inverno in zone più miti. Proprio in questo periodo assistiamo a un aumento di individui anche nella Riserva Naturale di Crava-Morozzo che conta, oltre alla popolazione stanziale, anche quella di passaggio.
La folaga non è inserita nella Lista Rossa dei Vertebrati nazionali ed è ancora specie cacciabile: per questo motivo la folaga è soggetta a una mortalità diretta e indiretta dovuta alla caccia (abbattimenti, disturbo, avvelenamento da piombo) e, come tutte le specie che prediligono gli ambienti umidi ripariali, patiscono lo sfalcio incontrollato della vegetazione.
Occorrerebbe svolgere una valutazione seria e mirata per conoscere l'impatto dell'attività venatoria su questa specie sull'intero territorio nazionale, considerando le variazioni della distribuzione e della presenza della specie durante tutto il corso dell'anno così da intraprendere azioni volte a tutelarne la conservazione.


Pronta all'azione

La folaga è un animale tranquillo e pacifico finché non viene minacciato o si sente in pericolo: in questa situazione la specie cambia completamente temperamento e da discreta e riservata si trasforma in un attimo in una combattente, mettendo in atto vere e proprie azioni organizzate. Infatti quando viene percepito un pericolo le folaghe si raggruppano formando una barriera di spruzzi e starnazzi che impauriscono l'aggressore, che sia esso un falco di palude o una volpe. Una reazione così improvvisa che non genera alcun spargimento di sangue ma che protegge “pacificamente” la comunità delle folaghe.



Testi e file audio tratti da: www.uccellidaproteggere.it - Il primo portale sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia