Garzetta

Garzetta | Archivio APAM, P. Bolla

Testi e file audio tratti da: www.uccellidaproteggere.it - Il primo portale sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia

Classe: Aves (Uccelli)
Ordine: Ciconiformes
Famiglia: Ardeidae
Specie: Egretta garzetta
Nome comune: garzetta


La garzetta è un airone candido, magro ed elegante, dal lungo ciuffo bianco sul capo: rispetto all'airone bianco maggiore, la garzetta è più piccola e ha il becco e le zampe nere ma piedi gialli.
Predilige aree umide, risaie, boschi allagati, fiumi e torrenti. Si ciba di piccoli pesci, insetti acquatici, anfibi ma anche lumache e lucertole che caccia camminando con movimenti veloci e repentini del becco.

È frequente vederla passeggiare nelle acque basse dei laghi della Riserva Naturale Crava-Morozzo e, controcorrente, lungo le sponde e tra i massi del torrente Pesio. Con il suo becco aguzzo, usato come una fiocina, infilza e finisce le prede prima di inghiottirle. Il suo volo è simile a quello degli altri aironi: in fase di atterraggio però volteggia rapidamente e si muove con più agilità anche per le minori dimensioni delle ali.

Il nido viene costruito dalla coppia di garzette su alberi e arbusti utilizzando rami secchi e sterpaglie: entrambi i genitori covano, alternativamente, le uova (solitamente da 3 a 5) per circa 21-22 giorni. I pulcini rimangono nel nido per circa un mese dopo la schiusa delle uova e circa tre settimane appresso sono già completamente indipendenti.


Distribuzione e habitat

Nella Riserva Naturale Crava-Morozzo la garzetta è presente tutto l'anno. In Italia la specie è nidificante migratrice: risulta anche parzialmente svernante, con alcune migliaia di individui che scelgono la nostra Penisola per trascorrere il lungo inverno durante le annate meno rigide. Le popolazioni nidificanti principali sono concentrate nel Nord Italia, dal Delta del Po alla Laguna veneta, fino all’alto corso del Po e relativi affluenti, tra la bassa pianura piemontese e quella lombarda. La zona risicola tra Lombardia e Piemonte, in particolare, ospita ben il 40% del totale della popolazione nidificante, mentre nel resto d’Italia la garzetta è meno diffusa, con presenze sparse al centro-sud e in Sardegna.


Vittima della moda e del lusso

Le garzette, come gli altri aironi, hanno rischiato l'estinzione per colpa della moda! Infatti nell'Ottocento e nel Novecento le garzette furono catturate nel periodo riproduttivo e uccise a migliaia perché le lunghe penne filiformi e sfrangiate servivano ad addobbare fastosi cappellini femminili e alte uniformi militari di lusso. Fortunatamente questa pratica fu dichiarata illegale e fu vietato il prelievo venatorio di questa specie. E oggi assistiamo a una ripresa veramente importante dell'intera popolazione di garzette.



Testi e file audio tratti da: www.uccellidaproteggere.it - Il primo portale sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia